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Chiara D'Onofrio
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Premio Chiara D’Onofrio 2006
Andrea Musacchio

Andrea Musacchio si è laureato in Scienze Biologiche nel 1990 all'Università di Roma "Tor Vergata". In seguito ha ottenuto il PhD dall'Università di Heidelberg lavorando presso l'EMBL dove ha contribuito alla prima caratterizzazione strutturale dei domini proteici SH3 (Src-homology 3) e PH (Pleckstrin Homology). Dal 1995 al 1998 A. Musacchio ha lavorato alla Harvard Medical School di Boston, dove ha raffinato la sua formazione di biologo strutturale, utilizzando la cristallografia ai raggi X per determinare la struttura tridimensionale di proteine coinvolte in processi di crescita e fisiologia cellulare, fra i quali il dominio Bcr e il dominio N-terminale della clatrina. Dalla fine del 1998 è Direttore dell'Unità di Biologia Strutturale all'Istituto Europeo di Oncologia a Milano. A. Musacchio è stato il primo italiano a diventare EMBO Young Investigator. Inoltre, dal 2002 copre il ruolo di coordinatore scientifico della sede di Milano della Scuola Europea di Medicina Molecolare (SEMM).
Il campo di studio di A. Musacchio riguarda i processi di regolazione della crescita cellulare. Il suo laboratorio si occupa del checkpoint mitotico, ed in particolare del ruolo delle proteine Mad1, Mad2 e Aurora B, che controllano la fedeltà del processo di segregazione dei cromosomi durante la mitosi. L'aspetto piu' caratteristico del laboratorio di Musacchio e' quello di coniugare una varieta' di approcci che spaziano dalla caratterizzazione biochimica delle macromolecole a quella strutturale tramite cristallografia ai raggi X, dagli approcci classici della biologia cellulare allo sviluppo di tecnologie innovative nella microscopia a fluorescenza. L'originalita' del lavoro di Musacchio sul checkpoint mitotico e' testimoniata dal fatto che esso e' stato oggetto di reviews su riviste quali Current Biology, Trends in Cell Biology, Nature, e Cell. Il cosiddetto "Mad2 template model" proposto dal suo laboratorio rappresenta il modello piu' avanzato sulle basi molecolari del funzionamento del checkpoint mitotico ed e' l'attuale punto di riferimento per le ricerche sul campo.